Come ben sappiamo, il 15 novembre è arrivato nei cinema il prequel di Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente. In questo adattamento cinematografico del romanzo di Suzanne Collins si assiste ai decimi Hunger Games, giochi annuali di sopravvivenza, dove ventiquattro ragazzi tra i dodici e i diciott’anni devono combattere per salvarsi la vita. I giochi iniziarono dopo la conclusione della ribellione dei tredici distretti contro la Capitale, che avvenne con la sconfitta dei distretti e la distruzione del tredicesimo distretto. La guerra causò tantissime morti nella Capitale e, per ricordare ciò, ogni distretto deve offrire due tributi, in totale ventiquattro, che combatteranno nei giochi: ma solo uno sarà il vincitore. 

Nella Ballata dell’usignolo e del serpente si tratta anche della giovinezza del presidente Snow che, in questo film, ha diciott’anni, e della sua evoluzione nel “cattivo” che conosciamo. Oltre a Corionalus Snow, interpretato da Tim Blyth, i protagonisti di questa storia sono Lucy Gray Baird, interpretata da Rachel Zegler, Casca Highbotton, interpretato da Peter Dinklage, Tigris Snow, interpretata da Hunter Schafer, Dr Volumnia Gaul, interpretata da Viola Davis e Sejanus Plinth, interpretato da Josh Andres Rivera. Insomma un cast spettacolare pronto a regalarci un film bellissimo.

Questo film non ha solamente una trama avvincente, bravissimi attori, registi e scenografi, ma anche della musica. Infatti, la musica ha un ruolo centrale in questo film, dove possiamo vedere la scrittura della canzone che sarà l’inno della rivoluzione “The Hanging Tree”. L’attrice di Lucy Gray, autrice della canzone, si è prestata a cantare dal vivo le canzoni del film durante le riprese, senza usare la registrazione in studio: un lavoro stancante, ma che da un effetto più coinvolgente e realistico. Proprio per l’importanza della musica è stata anche creata una playlist ufficiale di The Hunger Games che si può trovare su tutte le piattaforme, con canzoni di artisti come Olivia Rodrigo, Coldplay, Lorde, Taylor Swift e la stessa Rachel Zegler ispirate alla trama di questo film e ai personaggi protagonisti.

La protagonista, Lucy Gray, personalmente penso sia un personaggio molto intrigante: lei è l’opposto di Katniss e mi è piaciuta molto la frase che Rachel Zegler ha usato per definire questa differenza “Lucy è un’artista forzata a combattere, mentre Katniss è una combattente forzata in uno spettacolo”. Un’altra cosa che trovo molto interessante è la provenienza del suo nome. Lucy Gray è il nome di una poesia che tratta di una ragazza che si perde nella neve (snow) e non viene più trovata. 

Anche dietro al nome Coriolanus Snow c’è una storia: questo nome deriva dal generale politico romano Gneo Marcio Coriolano, famoso per aver tradito la sua patria durante la guerra contro i Volsci.

Questi nomi fanno da anticipazione alle storie dei due protagonisti, che però per scoprire dovrete guardare al cinema o leggere nel libro.

Personalmente sono un’appassionata della serie che Suzanne Collins ci ha regalato per i profondi significati che porta: la differenza abissale tra quello che appare, lo spettacolo che ci fanno vedere, rispetto a quello che accade veramente, prendiamo per esempio la storia d’amore tra Katniss e Peeta nel secondo romanzo, costruita puramente per intrattenimento; questo avviene anche oggi, i racconti distorti che nascondono molte parti della verità. Inoltre anche come l’istinto di sopravvivenza presente nell’uomo non esiti a fuoriuscire in momenti come gli Hunger Games, la paura di diventare preda ci rende predatori, a volte facendoci abbandonare i nostri principi morali. Il tema dell’amore tossico, quello tra Snow e Lucy Gray, un’amore che porta una persona a sacrificare tutto e che può portare all’ossessione dell’altro e quindi un tentativo di avere controllo su quella persona. Il potere, a quanto può spingersi l’uomo per l’ambizione di potere.

Questi sono solo alcuni dei motivi che rendono questa storia così interessante e profonda.

Lara Pirotta 4DL

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