Nel consueto appuntamento di fine anno, lo scorso 31 dicembre il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha rivolto alla Nazione un messaggio pregnante e carico di significato. Durante il tradizionale discorso alla cittadinanza, il nono dal suo insediamento al Quirinale, il Capo dello Stato ha affrontato una serie di temi cruciali, ponderandoli in una prospettiva nazionale ed europea.

È stato incisivo, in primo luogo, il richiamo allo scenario internazionale, ove il Presidente ha posto il focus sulle tensioni belliche che persistono su vari fronti. Mattarella si è soffermato con particolare attenzione sulle guerre in corso in Ucraina e nella Striscia di Gaza, sottolineando l’importanza della diplomazia e dell’impegno comune per il raggiungimento della pace. A tal proposito non sono mancati gli ormai consueti ringraziamenti da parte del Capo dello Stato a Sua Santità Papa Francesco per il costante prodigarsi a favore della risoluzione dei conflitti, nonché per la promozione di dialogo e concordia tra le Nazioni.

Il messaggio presidenziale è proseguito analizzando la lotta contro la violenza di genere, definita da Mattarella come una piaga purtroppo ancora molto diffusa nella società contemporanea. Il Capo dello Stato ha invitato la cittadinanza ad una profonda riflessione in materia di promozione di una cultura del rispetto e dell’uguaglianza.

Altrettanto degna di nota è stata la ferma condanna all’evasione fiscale, uno dei principali fenomeni che minano la stabilità economica italiana, nonché le fondamenta dell’equità sociale. Mattarella ha sottolineato e ribadito l’importanza di un impegno condiviso, a partire da contribuenti ed Istituzioni, in un’ottica di trasparenza per tutti i cittadini.

Altro punto saliente del discorso è l’appello rivolto dal Capo dello Stato ai giovani, affinché si impegnino attivamente nella difesa della democrazia, sottolineando canali di partecipazione civica e politica che superino il mero ambito dei social network e portino ad un maggior coinvolgimento con le Istituzioni non solo della Repubblica, ma anche a livello europeo, soprattutto in vista delle elezioni fissate per il prossimo Giugno.

Il messaggio presidenziale si è concluso con l’auspicio di Mattarella per un 2024 in cui solidarietà e giustizia sociale possano rafforzarsi grazie all’impegno di ciascuno e collocarsi a fondamento della società italiana. Il Capo dello Stato ha infine ribadito l’importanza di contribuire allo sviluppo ed al bene collettivo, con la consapevolezza che il futuro del Paese dipenda dall’azione congiunta di ogni cittadino.

Christian Monti, III^BE

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