La stagione che sto per descrivere ha un significato importante: ci troviamo all’inizio di novembre, ormai il cielo ha perso da due mesi il suo colore celeste per lasciare posto alle sfumature meno delicate e tristi del grigio. Molte persone associano all’arrivo dell’autunno solo la ripresa del lavoro, della scuola e del brutto tempo, quindi il ritorno della fatica e del clima che ti trasmette un sentimento di malinconia.  

Ci sono altri, che si concentrano sugli aspetti positivi del ritorno di questo periodo, come la ripresa della routine quotidiana e il fatto di poter rivedere le persone che avevamo perso di vista.  

Inoltre l’autunno è la stagione in cui riprende il susseguirsi delle feste più importanti, come la Festa dei Santi, l’Immacolata Concezione: è anche una sorta di attesa al Natale. In questo tempo è molto affascinante uscire per vedere come i fenomeni naturali hanno variato il territorio in cui viviamo; basta avventurarsi un po’ fuori dalle città e addentrarsi nella campagna per osservare le sfumature di colori caldi che hanno trasformato il paesaggio: i colori autunnali sono straordinari e suscitano emozioni di felicità e conforto. Le foglie che cadono mi hanno sempre fatto provare una certa gioia perché quando si accumulano sul terreno trasformano i prati in tappeti dai colori accesi. Ogni tanto, proprio sopra questi colori caldi, nel grigio del cielo, si scorgono stormi di uccelli che migrano in paesi più caldi. Inoltre le foglie cadute simboleggiano anche la fine della stagione in cui le piante erano folte e verdi, quindi il tempo è ottimo per raccogliere le castagne, ormai cadute dagli alberi nei loro ricci. Ci sono anni in cui ne ho raccolte talmente tante che abbiamo potuto cucinarle e fare marmellate che avremo regalato. Che poi a me in realtà non piacciono, ma mi diverte molto raccoglierle perché è come giocare alla caccia al tesoro. Durante una delle mie ricerche di castagne ho vissuto un’avventura spiacevole: stavo correndo alla macchina, ma, durante la corsa, non avevo notato la presenza di una sbarra di ferro, e sono andata a sbatterci contro, rompendomi il naso. Dopo questa disavventura, ho avuto un po’ paura a tornare a raccogliere le castagne, ma pian piano sono riuscita a non pensare più a quell’episodio e sono tornata a farlo con felicità. Un altro piacevole momento dell’autunno è trovarsi con i parenti di domenica e assaporare succulenti piatti di questa stagione, come le tagliatelle ai funghi, le torte di zucca o marron glacé (anche se è bene non esagerare). L’autunno ci mostra i colori che donano al paesaggio un’atmosfera movimentata e gioiosa: l’arancione, è il mio colore preferito, fa parte di questa catena di sfumature vivaci; vi sono anche il giallo, il rosso e il marrone che si susseguono fino a ricoprire tutto il suolo. Questa stagione colorata ci aiuta anche a scoprire come migliorare la nostra organizzazione per riuscire a spendere del tempo con le persone a cui vogliamo bene e a impostare il nostro lavoro in modo ordinato, cercando di non rimanere indietro con i nostri mestieri, ma senza stancarsi troppo. È anche una delle stagioni dove puoi vedere più facilmente animali selvatici che si preparano per andare in letargo cercando provviste in vista dell’inverno: gli anni passati sono riuscita a vedere dei ricci e molti scoiattoli nei boschi vicino a dove abito. In conclusione al mio scritto, volevo riaffermare che l’autunno porta tante emozioni e, come ogni stagione, è bello osservarla e viverla a pieno.                          Volontè Silvia 

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