Mancano poche settimane a Natale e la maggior parte di noi si riunirà attorno all’albero a festeggiare. Ma ci siamo mai domandati il perchè?

A volte diamo per scontato qualcosa così come lo conosciamo, ma in origine era davvero così?

Sicuramente la nostra concezione dell’albero di Natale differisce molto rispetto al principio.

La sua tradizione affonda le radici nella cultura celtica; dove l’albero era decorato per la celebrazione del solstizio d’inverno. Successivamente anche i Romani erano soliti ornare la casa con rametti di pino durante le calende di gennaio.

Il cristianesimo riprese tale usanze e ne fece il simbolo di Cristo; esso fu scelto dai cristiani sia in quanto è una piante sempreverde e quindi simbolo dell’immortalità e della resurrezione sia per la sua forma triangolare che indica la trinità.

Ma la comparsa dell’albero di Natale così come lo conosciamo noi oggi risale al 1441 quando a Tallin, in Estonia fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, attorno al quale sin dal principio si riunivano uomini e donne che ballavano insieme alla ricerca dell’anima gemella. Successivamente questa usanza fu ripresa in Germania, quando nel 1570 tale albero venne decorato con mele, datteri, noci e fiori.

La tradizione dell’albero del natale unisce tutto il mondo dall’occidente all’oriente.

Anche in Africa si festeggia il Natale e si decora l’albero natalizio, discosta molto rispetto a quello a noi noto, esso consiste in un intreccio di foglie di palma disposte a formare un arco al quale vengono appesi fiori bianchi che sbocciano i giorno di Natale.

In Australia il Natale si festeggia in estate e per questo ha un aspetto meno invernale; infatti viene spesso decorato con conchiglie.

In Ucraina le famiglie adornano l’albero con ragnatele e piccoli ragni finti, questa usanza deriva da una leggenda secondo la quale un ragno decorò l’abete di una famiglia povera con le sue ragnatele che il giorno di natale si trasformarono in oro, rendendo ricca la famiglia.

In Giappone l’albero di Natale viene decorato con gli origami, maggiormente diffuso quello dell’uccello. Questo perché era difficile trovare gli addobbi da acquistare essendo una tradizione poco diffusa e quindi nacque l’esigenza di crearli. 

Sono certa che ciò che accomuna tutti questi alberi è la loro capacità di unire le famiglie e creare un’atmosfera unica che rende speciale il Natale in tutto il mondo.

Infine auguro a tutti voi di trascorrere un felice natale insieme alle vostre famiglie nel magico clima che sono l’albero di Natale ci può regalare.

Francesca Caimi, 1BS

Fotografie a cura di: Francesca Caimi 1BS e Ginevra Prataviera 1CS

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