Napoleone Bonaparte nacque ad Ajaccio, in Corsica, il 15 agosto del 1769 da una famiglia della piccola nobiltà Italiana, tanto che Napoleone si identificò più di una volta come Italiano o Toscano, piuttosto che come Corso.
Venne mandato a studiare in Francia, dove intraprese studi militari, diventando prima ufficiale di artiglieria e poi generale durante la Rivoluzione Francese nel 1789, difendendo la sua patria anche nelle successive Guerre Rivoluzionarie avvenute tra il 1792 e il 1802; tuttavia emerse principalmente durante la Campagna d’Italia del 1796, guerra appartenente ai combattimenti contro la Prima Coalizione.

Proprio in Italia ci sono due poeti molto importanti per la letteratura del paese con idee contrastanti su questo personaggio: Ugo Foscolo e Alessandro Manzoni.

Ugo Foscolo era un grande sostenitore della Rivoluzione Francese e dei suoi ideali, continuando a supportare la Francia anche dopo il Colpo di Stato del 18 brumaio. Tuttavia, con il Trattato di Campoformio e la cessione della Repubblica di Venezia all’Impero Austriaco degli Asburgo, questo rispetto verrà meno, come emergerà dal suo saggio “Orazione a Bonaparte pel Congresso di Lione”, dove il poeta esprimerà il suo scontento nei confronti dell’Imperatore.Questo odio è dovuto al fatto che, a causa del Trattato, Foscolo si è dovuto allontanare dalla sua isola natale, ovvero Zante.
D’altro canto, abbiamo anche Alessandro Manzoni, che invece era un grande sostenitore dell’Imperatore Napoleone, come si dimostrerà nell’ode “Il 5 Maggio”, scritta nel 1821 in occasione della morte di Bonaparte a Sant’Elena, dopo quella che sarà descritta dal poeta come una vita piena di azioni e di vittoriose battaglie, terminata poi con la sconfitta nella Sesta e Settima Coalizione e con l’esilio a Sant’Elena.
Mentre Foscolo era un critico del Regno, Manzoni era l’esatto contrario, fatto che mostra quanto una figura possa essere allo stesso tempo odiata da alcuni, ma amata da altri.
Il dibattito su Napoleone si protrae fino ad oggi, in quanto questa figura e la sua grandezza genera ancora molte discussioni da cui si evincono opinioni disparate.
Come ogni persona, Napoleone ha fatto cose buone e cose negative: ad esempio, inseguendo la sua ambizione di promuovere le arti in Francia e di arricchire il museo del Louvre, molte opere vennero sottratte dai paesi conquistati. Da un punto di vista militare Bonaparte era un ottimo generale, e molte delle sue tattiche sono ancora studiate, come quella usata nella celebre battaglia di Austerlitz, che rappresenta il suo più grande successo, ma un enorme difetto era la sua sete di potere, che lo ha portato ad iniziare molte guerre che, in gran parte, vennero vinte. Tuttavia le ultime due coalizioni (su 7) contro la Francia furono devastanti, provocando la caduta non solo dell’Impero Napoleonico, ma anche della Repubblica stessa.
Per concludere, Napoleone è stato un grande personaggio ed è giusto che ci siano degli scambi di opinioni su questa figura per conoscerla a fondo e farsi una propria opinione, tenendo conto della sua grandezza, ma anche dei metodi utilizzati per raggiungerla.

Giacomo Paragliola, 1AC.

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