È da poco passata la festività principe delle agognate vacanze invernali, il Natale. Se di panettoni e mascarpone siamo più che pieni, di parlare di viaggi, vacanze e gite non è sicuramente possibile averne abbastanza.


Una città che porta con sé la magia del Natale (ma che può essere piena di sorprese in qualsiasi delle quattro stagioni) è sicuramente Lubiana, una rivelazione.

Capitale, centro politico e culturale della Slovenia questa piccola metropoli può tranquillamente essere visitata nella sua interezza in due o tre giornate; poco al di fuori dei suoi confini ci sono, inoltre, dei piccoli gioielli che valgono la mezz’oretta di viaggio per raggiungerli.

Se esplorata durante il periodo natalizio, Lubiana sarebbe certo più adatto definirla come “città luccicante”.
In centro, lungo le sponde del fiume che l’attraversa, e nella piazza principale ci sono migliaia e migliaia di lucine, luminarie e led che creano le decorazioni più disparate, dal sistema solare a fiocchetti e classiche ghirlande.
Oltre a questo piccolo particolare, che la rende una città in cui sembra non scendere mai il buio della notte, le strade traboccano di mercatini pieni di leccornie, che oltre a farti venire l’acquolina in bocca impostano direttamente il numero del tuo dentista, e dove il vin brûlé è IL MUST!


Questa città è poi ricca di negozietti di produzioni artigianali e prestinai che sfornano ogni mattina brioches e pani dai sapori particolari.
Tra le possibili “uscite fuori Lubiana”, non ci si può assolutamente perdere le grotte di Postumia.
Tra stalagmiti e stalattiti al visitatore sembrerà di entrare in un microcosmo a sé stante: si crea, infatti, un’atmosfera tale per cui sembra quasi di essere completamente su un altro pianeta. La prima parte del percorso viene svolta su un piccolo trenino in cui conviene stare stretti stretti per non prendere freddo mentre cresce sempre più lo stupore del paesaggio circostante.
Una volta conclusa la corsa, la visita continua a piedi, si arriverà addirittura a osservare quelli che vengono definiti ”piccoli di drago”, ovvero dei serpentelli marini chiamati Proteo, sensibilissimi alla luce.
Questo sito rappresenta, inoltre, il sistema di caverne e gallerie più esteso del Carso, stuzzicando l’interesse di moltissimi ricercatori e studiosi di questo campo.


Per restare in tema rocce, sempre a trenta minuti dalla capitale slovena un meraviglioso castello, il castello di Predjama, risulta incastonato nella roccia, la quale oltre a creare un effetto scenico stupefacente costituisce un sistema difensivo senza rivali.
Il suo più celebre e mitico proprietario fu sicuramente Erasmo da Lueg, un “Robin Wood” sloveno che a quanto narrano le leggende davvero “rubava ai ricchi per donare ai poveri”!
Questa fortezza che permise a Erasmo di prendersi spesso gioco dei suoi nemici aveva solo un punto debole (a voi scoprirlo quando andrete a visitarlo!): un infedele schiavo lo rivelò agli assedianti che purtroppo fecero crollare parte del castello e uccisero il coraggioso “Robin” da Lueg.


Ultima, ma non per importanza, è vivamente consigliata una capatina al Lago di Bled.
In una bella giornata di primavera con un sole tiepido non c’è nulla di meglio che un giro in barca verso un piccolo isolotto dove poter visitare una caratteristica torre campanaria munita di pendolo e una chiesa nella quale tirando la corda delle campane per tre volte si potrà esprimere un desiderio (tentar non nuoce!).


Per concludere, nel caso in cui si termini il tour una mezza giornata in anticipo bisogna assolutamente tenere conto che i saldi in Slovenia iniziano qualche giorno prima! Accompagnate le spese con delle tipiche mandorle pralinate, mi raccomando!!!

Giorgia Borghi IVAC

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