Il bacio è un gesto universale, che da sempre si estende a diverse culture e popoli. Quest’azione, inoltre, può assumere i significati più diversi in base alle coordinate. Attualmente, nella nostra cultura – e, più in generale, in quella “occidentale” –, il bacio è tipicamente un gesto condiviso da due amanti o da due amici intimi che comunica passione e affetto. In passato e in altre culture, tuttavia, esso ha assunto altre funzioni, come quella di saluto o di sigillo di un contratto. 

Essendo un’usanza così largamente diffusa, è naturale che gli esseri umani abbiano iniziato a riprodurlo nell’arte. A nostro parere, le molteplici modalità attraverso le quali il bacio può essere rappresentato aumentano esponenzialmente i suoi possibili significati e scopi a livello comunicativo. Per facilitare la comprensione di questo concetto, abbiamo deciso di riportare degli esempi concreti. 

Bacio di Hayez  

Il Bacio di Hayez si trova nella pinacoteca di Brera a Miano ed è un dipinto che propone un tema politico. Nacque dopo il Congresso di Vienna (1814-1815), un periodo durante il quale alcune società segrete, come la Carboneria e la Giovine Italia, alleandosi con la Francia tentarono l’unificazione dell’Italia, che avrebbe portato alla proclamazione nel Regno d’Italia nel 1861. Il “Bacio” venne coinvolto direttamente in questo contesto: quando il conte Alfonso Maria Visconti commissionò a Francesco Hayez un dipinto che rappresentasse le speranze di un’alleanza con la Francia, l’artista dipinse dunque due innamorati.  

Bacio di Giuda, Giotto 

Il Bacio di Giuda è stato dipinto da Giotto intorno al 1303 a Padova, nella Cappella Scrovegni. L’affresco rappresenta il bacio dato a Gesù dal discepolo che lo ha tradito, Giuda. Un gesto che dovrebbe significare amicizia, affetto, lealtà e amore si tramuta invece nel suo opposto: il tradimento evidente, plateale, eppure ancora così ipocrita. 

Kissing coppersBansky 

È un graffito realizzato con stencil a opera dell’artista ormai famoso a livello globale. L’opera è comparsa nel 2004 su un muro nei pressi di un pub di Brighton e ha suscitato reazioni molto diverse e a volte intense nell’opinione pubblica. Bansky, infatti, ritrae due agenti di polizia uomini proprio nell’atto di baciarsi. Questa immagine viene considerata una forma di protest art, con lo scopo di denunciare l’omofobia e mettere in ridicolo le autorità. Le forze di polizia, infatti, sono notoriamente uno degli ambienti più omofobi e repressivi nel mondo professionale, soprattutto in tempi meno recenti. Erano proprio i poliziotti a fare irruzione nei luoghi di ritrovo lgbt per arrestare o aggredire chi li frequentava, ossia persone colpevoli solo di aver trovato un posto che garantiva la loro libertà di espressione e la loro sicurezza. Con la sua opera, Bansky ci ricorda questi avvenimenti, ma anche l’esistenza di persone queer all’interno delle forze dell’ordine e le forze armate in generale, cosa che spesso non viene ritenuta possibile. Infine, il nostro pensiero può spostarsi anche verso la condizione di innumerevoli Stati nel mondo in cui essere queer ed esprimersi liberamente significa la perdita della libertà o della vita. 

In conclusione, appare evidente ancora una volta l’incredibile portata comunicativa del bacio: con questi esempi, abbiamo cercato di spiegare almeno in parte come, nella storia dell’arte, questo gesto sia stato utilizzato per esprimere i messaggi più diversi, che spaziano dalla politica alla critica sociale. 

Irene Peloia 4as e Lorenzo Mannino 1ce 

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